A chi non è successo almeno una volta di tornare a casa e trovare il proprio cane immerso nella gommapiuma o nell’imbottitura della propria cuccia? Ecco, non sempre possiamo subito parlare di ansia da separazione, magari in quell’occasione il proprio cane era semplicemente annoiato o aveva troppa “energia immagazzinata” che ha poi riversato nei confronti di qualche povero oggetto. Diverso è quando tale comportamento viene perpetuato nei giorni successivi e viene associato alle lamentele dei vicini, che riferiscono di sentire il cane abbaiare e guaire incessantemente fino al vostro ritorno. In tal caso è molto probabile aver a che fare con un cane affetto da ansia da separazione.
Come riconoscere l’ansia da separazione?
Generalmente i cani colpiti da tale sindrome sono soggetti iperattivi, estremamente attaccati al proprietario. Passano la maggior parte del tempo in braccio al proprio compagno umano o se troppo grandi per questo, alla ricerca di attenzioni grattando le gambe del padrone con le zampe anteriori. Alcuni cani possono manifestare il disagio della separazione, non solo accanendosi sugli oggetti, ma anche facendo i propri bisogni in giro per la casa.
Come posso aiutare il mio cane che soffre di ansia da separazione?
Se si ha il sospetto che il proprio cane possa essere affetto da tale patologia, è fondamentale chiedere un consulto ad un medico veterinario specialista in problemi comportamentali, sarà la figura più adatta a gestire la situazione del vostro cane.
Altri consigli da poter seguire da subito sono:
- non punire il cane per ogni comportamento errato, potremmo aumentare lo stato d’ansia e il ripetersi di tali episodi distruttivi;
- aumentare l’attività fisica del cane prima di doverlo lasciare solo, una lunga passeggiata o un’ora di svago al parco prima di separarsi, possono aiutare il cane a rimane tranquillo per più tempo;
- lasciare a disposizione del cane giochi e cibo nascosti per casa, in tal modo impiegherà la sua mente ad attività di ricerca nei momenti di solitudine;
- attrezzare la propria casa in modo da proteggere sia i mobili ma anche l’incolumità del cane stesso;
- quando siamo in casa premiare il cane che gioca serenamente e ignorarlo nei momenti in cui cerca la nostra attenzione assiduamente.
Dott.ssa Alessia Troli
Medico Veterinario Barkyn
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