Brucellosi nel cane: cause, sintomi ed eventuale trattamento.

La brucellosi è una malattia infettiva contagiosa sostenuta da batteri del genere Brucella, che può colpire varie specie animali. Per quanto riguarda il cane, questo può essere occasionalmente infettato da B. abortus, B. melitensis o B. suis, oppure essere interessato dalla forma endemica della malattia, sostenuta da B. canis. Tra le brucellosi che interessano gli animali domestici, quella del cane è senz’altro la meno frequente, ma è anche la meno studiata. La brucellosi canina da B. abortus e B. melitensis viene diagnosticata in maniera sporadica nei cani che vivono a contatto con ruminanti infetti. Lo stesso discorso vale per la brucellosi canina da B. suis, identificata peraltro raramente nel cane e comunque sempre in correlazione ad una concomitante infezione in allevamenti suini.
La brucellosi canina da B. canis invece rappresenta la brucellosi specifica del cane, sia in quanto esso ne è la principale specie animale recettiva, sia in virtù del fatto che ne costituisce il serbatoio d’infezione fondamentale.
Poiché in Italia sono frequenti le importazioni di cani da nazioni in cui la malattia è presente, spesso con movimenti indiscriminati e privi di controllo sanitario, e in considerazione del fatto che le potenzialità zoonosiche della malattia possono essere favorite dalla stretta coabitazione tra uomo e cane, che si realizza in special modo negli ambienti urbani, è necessario considerare la brucellosi canina come una problematica di sanità pubblica suscettibile di introduzione e diffusione nel territorio italiano.

Sintomi

  • Letargia;
  • linfonodi ingrossati;
  • dolori articolari;
  • perdite vaginali;
  • difficoltà a camminare;
  • testicoli gonfi;
  • prostatite;
  • epididimite;
  • infiammazione della pelle intorno a le parti intime;
  • febbre;
  • tosse;
  • dolori addominali;
  • eruzioni cutanee.

Nelle femmine gravide il sintomo principale è l’aborto tardivo, che generalmente si verifica tra il 45° e il 55° giorno di gestazione. L’aborto è seguito da uno scolo vaginale privo di odori di colore dal giallo al marrone che persiste per un periodo che va da una a sei settimane.
Sono stati descritti anche casi di riassorbimento embrionale oppure di aborto dal decimo al ventesimo giorno dall’accoppiamento, che il più delle volte nella pratica passano inosservati poiché vengono considerati come accoppiamenti infecondi.
In casi eccezionali, la gravidanza può essere portata a termine con la nascita allo stesso tempo sia di cuccioli vivi che di cuccioli morti.

Trattamento

Il trattamento della brucellosi canina da B. canis è possibile, anche se spesso i risultati sono deludenti, a causa della localizzazione intracellulare del batterio per lunghi periodi e alla sua abilità di generare batteriemie episodiche. Per tali motivi, pur essendo la B. canis sensibile in vitro a diversi antibiotici, spesso la terapia non risulta efficace o comunque dà luogo a recidive. La terapia ha minor successo nei maschi rispetto alle femmine, probabilmente per la maggiore difficoltà che si incontra nella eliminazione dei focolai d’infezione dal tratto genitale maschile, in special modo dalla prostata. Nonostante il trattamento, i soggetti maschi possono comunque sviluppare sterilità irreversibile e ciò, unitamente alla difficoltà di eliminare l’infezione dalla prostata, suggerisce di escludere comunque tali soggetti dalla riproduzione.

Dott.ssa Aurora Busti
Medico Veterinario Barkyn


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