Può capitare sentire i proprietari dire questa frase: “il mio cane rosicchia tutto, come posso evitare che lo faccia?”
Analizziamo questa cosa per cercare di capire che cosa porta il cane a questo tipo di comportamento e come correggerlo.
6 mesi. E’ questa l’età in cui il cucciolo dovrebbe smettere di rosicchiare qualsiasi cosa gli passi sotto gli occhi. Il motivo è dato dal fatto che i denti definitivi sbucano dai 4 ai 6 mesi di vita. Dunque quella smania tipica dei cuccioli (eh sì, anche umani!), che sembra essere uno dei motivi principali di questo comportamento indesiderato, dovrebbe piano piano andare attenuandosi. Purtroppo non abbiamo la certezza assoluta che sia sempre questo il motivo. Sicuramente togliere di mezzo gli oggetti di valore e posizionarli momentaneamente in luoghi inaccessibili al cane, è senz’altro un buon inizio. Forniamogli anche giochi, pupazzi, palline e quant’altro possa essere rosicchiato e masticato senza che il cane rischi di farsi male o di ingerire qualcosa che potrebbe nuocergli.
Meglio sarebbe optare per vari tessuti, materiali, livello di durezza ed elasticità. Non ci crederete ma alcuni cani sono molto “esigenti” e potrebbero non gradire affatto l’odore, il colore o il sapore di un determinato oggetto che magari a voi era piaciuto tantissimo al negozio di giocattoli!
Le varie teorie del perché di questo comportamento
Un altro comportamento che può seguire la masticazione e la distruzione, è lo scuotimento dell’oggetto in questione. Questo è un comportamento tipico di alcuni carnivori (compreso il lupo), definito dai professionisti “scuoti e uccidi”. Sembrerebbe essere stato ereditato (perlomeno nella sua forma più blanda), anche dai nostri cani domestici. Possiamo dunque immaginare che per il nostro cane di famiglia, nonostante non ci sia più la necessità di cacciare nel bosco per nutrirsi facendo la punta alla preda, questo modulo comportamentale di procacciarsi il cibo (in questo caso appunto, i nostri malaugurati calzini o quant’altro), rosicchiarlo, scuoterlo e talvolta anche sotterrarlo, altro non possa essere che un’eredità dell’antenato lupo.
Volendo metterla in una luce molto più ludica, possiamo anche pensare che questo comportamento sia semplicemente un gioco “un po’ prepotente”. Gioco tipico di quei cani irruenti, esuberanti e vivaci, che hanno una grandissima voglia di esplorare il mondo e lo fanno con il mezzo che sanno utilizzare meglio, cioè la bocca.
Ma se davvero è un comportamento naturale, quand’è che mi devo preoccupare?
Abbiamo appurato che fino ad una certa età e in determinati contesti, questo comportamento – chiamiamolo esplorativo-distruttivo – è abbastanza normale. Ma allora, come mi accorgo se invece nasconde un disagio? Ecco alcuni spunti che devono farvi insospettire:
- Il cane è vicino all’età adulta e continua imperterrito a distruggere tutto
- Manifesta questi comportamenti soprattutto in determinate situazioni (quando è solo, quando viene sgridato, quando sta a lungo in casa, etc.)
- Prima di adesso non ha mai mostrato questi comportamenti. Ha iniziato dopo un cambiamento “di vita” (trasloco, arrivo di un bambino in casa, arrivo di un altro cane, etc.)
- Anche se tentiamo in tutti i modi di distrarlo, lui non smette
- Abbiamo provato a togliergli l’oggetto di bocca con la forza e di tutta risposta, lui ha iniziato a ringhiare con i denti bene in vista!
- Abbiamo contattato un educatore o un’educatrice esperto/a e neanche lui/lei è riuscito ad aiutarci
In tutti questi casi, dobbiamo valutare la possibilità di contattare un bravo veterinario esperto in comportamento. Lo specialista attraverso un’approfondita visita – escluderà (o confermerà) una patologia comportamentale. Ricordatevi che non è sempre necessario ricorrere subito ai farmaci (soprattutto per i cani giovani). Molti veterinari si affidano – quanto meno inizialmente – anche a terapie sostitutive (esattamente come avviene in medicina umana), quali farmaci omeopatici, erbe, diffusori, prodotti a base di canapa, etc. e che molto spesso anche solo un piccolo cambiamento nella routine (cambiare cuccia o luogo dov’è ubicata, approcciarsi al cane con più sensibilità, fare un’attività o uno sport insieme a lui, cambiare mangime, etc.) può davvero fare la differenza.
Dott.ssa Lisa Pugliese
Educatrice e Istruttrice Cinofila
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