L’abilità dei cani di comunicare con gli esseri umani è senza paragoni nel mondo animale.
D’altronde uomini e cani hanno vissuto fianco a fianco negli ultimi 30000 anni e durante questo tempo l’evoluzione ha fatto sì che i cani apprendessero a riconoscere i bisogni e le emozioni dei loro padroni.
Dagli ultimi studi risulta che la capacità canina di interpretare sentimenti umani sia strettamente legata all’analisi delle espressioni facciali e degli stimoli vocali.
Espressioni facciali
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima e sembra che anche i cani l’abbiano capito.
In un recente studio è stata analizzata la reazione di una trentina di cani ad immagini di persone e cani con chiare espressioni felici, neutre e arrabbiate.
Tramite la tecnologia eye-tracking i ricercatori hanno scoperto che l’attenzione dei cani si focalizzava sul muso degli altri cani ma sullo sguardo degli esseri umani.
Stimoli vocali
Da un’altra ricerca è emerso che i cani sono in grado di individuare felicità, paura e tristezza con il solo ausilio dell’udito.
In questo esperimento ad ogni cane è stata data una ciotola di cibo e due sperimentatori si sono posizionati rispettivamente alla sua destra e sinistra. Hanno poi emesso segnali vocali caratteristici della stessa emozione (risa, pianti…) e la reazione dei cani è stata filmata.
Questa ricerca parte dal principio che nel cane, come nell’uomo, la parte destra del cervello comanda la metà sinistra del corpo e viceversa. Inoltre era già accertato che i cani tendono a processare emozioni positive con l’emisfero cerebrale sinistro e le negative con il destro.
In luce di ciò i cani si sarebbero dovuti girare a sinistra in riposta ad uno stimolo negativo e a destra in seguito ad uno positivo; ed è proprio quello che è successo durante l’esperimento.
Non che ce ne fosse bisogno ma ora abbiamo prove ulteriori al fatto che i cani si siano adattati molto bene al mondo umano e delle sue emozioni.
Daniela Cortiana
MRCVS
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