Microchip cane: come funziona
Il microchip è un dispositivo sottocutaneo inserito dal veterinario nella regione sinistra del collo del cane, tramite l’utilizzo di apposite siringhe sterili. Si tratta di un transponder formato da una capsula di vetro biocompatibile, completamente innocuo per la salute del cane. Il microchip sfrutta la tecnologia di onde a radiofrequenza, capaci di trasmettere dati solo quando viene avvicinato il lettore microchip. Ad ogni dispositivo microchip viene attribuito un codice univoco di 15 cifre, registrato in Anagrafe canina, il quale permette di identificare i dati dell’animale e del proprietario.
Microchip cane: a cosa serve
Il microchip rappresenta l’identità del cane e attesta la proprietà dell’animale da parte del proprio padrone. E’ un mezzo utile sia in caso di smarrimento del cane: se questo viene condotto da un veterinario per la lettura del microchip, ma anche per identificare proprietari di cani incidentati che vagavano da soli per la strada.
Essendo obbligatorio per legge, il possesso del microchip permette al cane di viaggiare con il proprio umano in tranquillità, senza il rischio di incorrere in controlli o sanzioni. Secondo la normativa l’inserimento del microchip deve essere eseguita entro i due mesi di vita del cane, si tratta di un’operazione rapida e poco invasiva, effettuabili in ogni ambulatorio o clinica veterinaria autorizzata all’impianto.
Microchip cane: costo
Tra i vantaggi associati al microchip, il prezzo è certamente uno di questi. Per quanto non ci sia una tariffa unica, ma il prezzo può variare da regione a regione, possiamo star tranquilli che si tratta di una cifra decisamente affrontabile, che rientra nelle poche decine di euro.
Dott.ssa Alessia Troli
Medico Veterinario Barkyn
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