Dermatite atopica, di cosa si tratta?

Come posso riconoscere la dermatite atopica?

Il cane può presentare uno o più sintomi contemporaneamente. Le zone più colpite da prurito e infiammazione sono: muso, spazi interdigitali, zona perianale, congiuntiva e pliche cutanee. In soggetti estremamente sensibili possono instaurarsi anche otiti ricorrenti e diarrea cronica.

La dermatosi colpisce cani intorno ai primi anni di età, inizialmente con episodi a decorrenza stagionale, per poi procedere con recidive sempre più frequenti e ingravescenti nel tempo. Solitamente il quadro clinico del cane  viene peggiorato da atti di autotraumatismo e piodermiti secondarie, in questi casi sarà valutato il ricorso ad una terapia antibiotica.

Alcune razze canine quali Bulldog francese, Carlino, Boxer, West Highland Terrier, Scottish Terrier, Dalmata e Maltese sembrano predisposte all’insorgenza della dermatite atopica.

Come si diagnostica la dermatite atopica?

Il percorso diagnostico per questa patologia è oltremodo complesso, risulta quindi indispensabile affidarsi alle competenze del proprio veterinario, che in alcuni casi potrà avvalersi della figura del dermatologo veterinario.

Il dermatologo potrà, una volta escluse tutte le principali cause di prurito, proseguire con  terapie immunomodulatrici ed infine impostare un cambio alimentare mirato alle specifiche esigenze del cane.

Il veterinario potrebbe inoltre richiedere test allergici (ricerca di IgE oppure prove di intradermoreazione) allo scopo di selezionare determinati allergeni, da poter utilizzare per l’allestimento di vaccini iposensibilizzanti.

Come posso aiutare il mio cane che ha dermatite atopica nel quotidiano?

Nella cura di questa sindrome il proprietario gioca un ruolo fondamentale. La gestione del cane atopico richiede molto tempo e dedizione per cercare di evitare l’esacerbare della patologia:

  • periodica profilassi contro le pulci;
  • ridurre quanto possibile l’esposizione del cane ad agenti ambientali (pollini, polvere…);
  • utilizzo di shampoo dedicati per soggetti con problemi cutanei;
  • protezione di cute e mantello con prodotti topici a base di ceramidi, fitosfingosina;
  • scelta di una alimentazione di ottima qualità monoproteica oppure ipoallergenico (da leggere in etichetta: con proteine idrolizzate) ricche in acidi grassi essenziali quali acido linoleico (generante acidi grassi omega 6) e acido alfa linoleico (generante acidi grassi omega 3).

Dott.ssa Alessia Troli
Medico Veterinario Barkyn


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