Giardia canina: sintomi e trattamento

Il ruolo della Giardia: buona o cattiva?

Se un tempo qualsiasi cane positivo alla Giardia veniva sottoposto a terapia, nell’ultimo periodo, il ruolo della Giardia è stato rivalutato molto dagli studiosi. Ad oggi questo parassita, se isolato all’interno dell’intestino di un cane sano, senza alcun sintomo, non viene più considerato un vero e proprio patogeno, ma un “organismo opportunista”: un protozoo che vive fisiologicamente all’interno del tubo digerente dei cani senza dare problemi. Tuttavia un’abbassamento delle difese immunitarie, squilibri intestinali, periodi di stress o malattie debilitanti, posso favorire la replicazione incontrollata del parassita con conseguente diarrea.

Quali sono i sintomi ?

Più frequentemente la Giardia colpisce i cuccioli e i cani più giovani. I cuccioli appena nati, possono infestarsi grazie all’intimo contatto diretto con la madre e i fratelli. Poiché la Giardia ha un ciclo oro-fecale, i cani che hanno il vizio di leccare o ingerire feci di altri animali rientrano nei soggetti maggiormente esposti.
Nei cuccioli affetti da diarrea cronica da Giardia, possiamo avere ritardi nella crescita, letargia, deficienza di vitamina B12 e acido folico: sintomi riconducibili al malassorbimento intestinale dei fattori nutrizionali.

Diagnosi

Nei cani con diarrea cronica il primo passo per una diagnosi di certezza, è l’esclusione delle malattie parassitarie. Anche se la Giardia è raramente, l’unico patogeno scatenante di una diarrea, nei cani enteropatici cronici, questo parassita deve essere sempre trattato in caso di positività, prima di procedere ad altri approfondimenti diagnostici. Per la diagnosi di malattia, è sufficiente portare dal proprio veterinario un campione fresco di feci per richiederne l’analisi.

Come posso aiutare il mio cane?

Quando la Giardia diventa un fattore concomitante di malattia, per contrastare la replicazione del parassita abbiamo a disposizione vari protocolli. Il trattamento maggiormente in uso, prevede la somministrazione di fenbendazolo per 3-5 giorni consecutivi.
Oltre al trattamento della causa principale, per evitare la reinfestazine del cane è buona norma, trattare anche l’ambiente in cui il cane generalmente vive, attraverso la disinfezione delle superfici e il cambio dei tessuti della cuccia.
Negli ultimi anni si da importanza anche alla pulizia della regione perineale del cane con la detersione dei peli alla base della coda e sul versante posteriore delle cosce con un panno imbevuto di clorexidina.

Dott.ssa Alessia Troli
Medico Veterinario Barkyn


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