Le ricerche che hanno portato la teoria di Pavlov ci hanno permesso di comprendere le dinamiche dell’apprendimento associativo attraverso il fenomeno del condizionamento classico.
Che cos’è il condizionamento classico?
Il condizionamento classico consiste nell’associare uno stimolo inizialmente neutro a uno stimolo significativo. In presenza di uno stimolo neutro e in assenza dell’altro, si verifica una risposta simile a quella che si produrrebbe di fronte allo stimolo significativo.
Questa capacità di associare due stimoli, per quanto diversi possano essere, ci aiuta in molte situazioni quotidiane.
L’esperimento che porta la teoria di Pavlov
Ivan Pavlov, fisiologo russo, studiò il meccanismo della salivazione dei cani in presenza di cibo.
Si era reso conto che i suoi cani cominciavano a salivare prima di vedere il cibo. Il solo fatto di sottometterli ad alcune condizioni provocava la risposta della salivazione.
Pavlov chiamò questo fenomeno “riflesso di salivazione” a cui oggi ci riferiamo come riflesso pavloviano .
Eseguendo ripetutamente l’esperimento, osservò che la sua presenza (quella di Pavlov) faceva sì che il cane iniziasse a secernere la saliva anche in mancanza di cibo. Il cane aveva appreso che, quando Pavlov arrivava in laboratorio, riceveva del cibo.
Quindi, per approfondire e confermare ciò che stava studiando, mise un separatore tra il cane e il cibo; in questo modo il cane non poteva vederlo. Il ricercatore introdusse il mangime attraverso un cancello e registrò la salivazione dell’animale.
Più tardi, al cane Pavlov cominciò ad applicare diversi stimoli (uditivi e visivi) un attimo prima di servirgli il cibo. Inizialmente questi stimoli potevano risultare neutrali.
Ma i risultati indicavano che, dopo varie applicazioni, gli stimoli risultavano associati tra animali e cibo (ora erano diventati stimoli condizionati).
Pavlov definì “riflesso condizionato” la salivazione che si verificava dopo questa associazione.
Elementi del condizionamento classico
Il condizionamento classico si compone di quattro elementi principali: lo stimolo incondizionato e condizionato e la risposta incondizionata e condizionata. Comprendere le relazioni e la dinamica di questi elementi ci aiuta a capire il condizionamento classico.
- Stimolo incondizionato. È uno stimolo che possiede un valore significativo per il soggetto, cioè è in grado di provocare una risposta di per sé. Nell’esperimento di Pavlov lo stimolo incondizionato è il cibo.
- Risposta incondizionata. È la risposta fornita dal soggetto in presenza dello stimolo incondizionato. Nell’esperimento è rappresentata dalla produzione di saliva provocata dalla vista del cibo.
- Stimolo condizionato. È lo stimolo inizialmente neutro, che non genera alcuna risposta significativa nel soggetto. Attraverso l’associazione con lo stimolo incondizionato, è in grado di provocare una nuova risposta. Nel caso dell’esperimento di Pavlov è il suono della campanella.
- Risposta condizionata. È la risposta del soggetto allo stimolo condizionato. Nell’esperimento in questione la risposta condizionata è la salivazione dei cani al suono della campanella.
La teoria pavloviana, sviluppatasi grazie ad esperimenti sugli animali, fu estesa anche allo studio del comportamento umano in base all’assunto che i processi fondamentali dell’acquisizione dei riflessi condizionati fossero comuni agli animali e all’uomo.
Dott.ssa Aurora Busti
Medico Veterinario Barkyn
Dott.ssa Aurora Busti
Medico Veterinario Barkyn
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