La linfoadenopatia del cane, o linfoadenomegalia, indica la tumefazione dei linfonodi. Si presenta con un ingrossamento abnorme ed incontrollato degli stessi. Questi diventano dolenti o cambiano il loro aspetto per forma, consistenza o rapporto con le strutture circostanti.
I linfonodi sono stazioni del sistema linfatico che, oltre a raccogliere la linfa e fungere da filtro, sono la sede in cui i linfociti svolgono le loro funzioni immunitarie. I linfonodi hanno generalmente dimensioni piccole raggruppati e situati lungo il decorso dei vasi sanguigni, sia superficiali che profondi. In condizioni normali i linfonodi superficiali non sono palpabili o comunque sono appena apprezzabili.
Linfoadenopatia del cane: le cause
Le linfoadenopatie possono essere benigne o maligne. Le linfoadenopatie benigne, dette linfoadeniti, sono l’interessamento linfonodale di un processo infiammatorio o infettivo acuto o cronico del distretto corporeo drenato da quella stazione linfonodale. Esistono anche situazioni in cui si potrebbe avere un coinvolgimento sistemico come nel caso della Leishmania.
Le linfoadenopatie maligne rappresentano, invece, la localizzazione linfonodale di un tumore ematologico come i linfomi oppure la metastasi di un tumore solido (tumore del polmone, della mammella, dello stomaco, melanoma, etc.).
Linfoadenopatia del cane: i sintomi
I sintomi derivanti dalla linfoadenopatia del cane non sono molti. Spesso è una patologia asintomatica. Il modo di riscontrarla è toccare il gonfiore. A volte, la scoperta è del tutto casuale, proprio perché accarezzando il cane si notano questi gonfiori.
Gli unici sintomi riscontrati riguardano la perdita dell’appetito del cane, che inizialmente potrebbe non destare particolari sospetti. Soltanto nei casi più gravi, il cane potrebbe avere difficoltà a deglutire o respirare se i linfonodi ingrossati sono nella zona della gola e/o bocca.
Linfoadenopatia del cane: la terapia
Il trattamento può variare in base all’esito della diagnosi. Sarà infatti indispensabile rivolgersi ad un professionista il quale inizierà con una visita approfondita del paziente. Proseguirà con degli esami del sangue, esami delle urine e se necessario aggiungerà ulteriori test.
Il veterinario potrà consigliare antibiotici, anti-fungini, antistaminici, antiparassitari e corticosteroidi.
Nel caso di tumori, l’esperto consiglierà chirurgia, radioterapia e chemioterapia così da prolungare la vita del cane cercando di eliminare la problematica.
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Dott.ssa Aurora Busti
Medico Veterinario Barkyn
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