Il sale è perfetto per insaporire gli alimenti. Vediamo di seguito se si può aggiungere alla dieta e quando, invece il sale fa male al cane.
Quando possiamo aggiungere il sale?
Allo stesso modo di come lo utilizziamo quotidianamente sulle nostre tavole, il sale viene impiegato per la pappa dei nostri cani allo scopo di insaporire. Nei mangimi commerciali il sale è già contenuto all’interno della formula, pertanto non andrebbe addizionato, mentre l’aggiunta di sale da cucina da parte nostra, è ammessa nelle diete fresche casalinghe o nelle diete BARF (le diete a base di carne cruda). In questi casi la quantità andrà sempre valutata insieme al proprio Veterinario Nutrizionista.
Quanto sale utilizzare?
Data la varietà di taglie e razze dei nostri amici animali, è impossibile dare una stima reale della giusta quantità di sale che vada bene per ogni cane… basti pensare che il sale necessario per un alano potrebbe essere eccessivo per un chihuahua. Pertanto come possiamo regolarci? In genere la quantità di cloruro di sodio ammessa, viene calcolata prendendo in considerazione le kcal della razione: ogni 1000 kcal di razione fresca possono contenere fino ad un massimo di 3,5 grammi di sale (pertanto dobbiamo attenerci a dosi minori).
Inoltre sono da tenere in considerazione eventuali integratori alimentari associati alla dieta casalinga, i quali potrebbero avere già di per sé una certa quota di sale.
Pertanto, se un tempo al cane veniva consigliato di mangiare “sciapo”, oggigiorno i Nutrizionisti Veterinari stanno rivalutando tale aspetto, concedendo di aggiungere alla dieta fresca del nostro cane poco meno di un pizzico di sale, il poco che basta per insaporire una pietanza, senza eccedere.
Quando il sale fa male al cane?
Innanzitutto se siamo in dubbio sulla dose giornaliera ideale per il nostro cane, dobbiamo sempre far riferimento al nostro Veterinario Nutrizionista, al fine di evitare un esagerato apporto di sale che potrebbe danneggiare la salute del nostro Amico.
Inoltre la quantità di sale andrebbe rivista (limitata o eliminata) nei casi di animali cardiopatici o con problemi di ipertensione. Un’altra categoria a rischio sono infine i cani nefropatici, in quanto un eccessivo utilizzo del sodio può aggravare l’avanzamento della malattia renale.
Dott.ssa Alessia Troli
Medico Veterinario Barkyn
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