Shampoo secco per cani: scopri come si utilizza

Come devo usare lo shampoo?

  • 1. Spazzola bene il tuo cane per rimuovere il pelo morto.
    Particolarmente indicati a questo scopo sono i cardatori.
    Può essere utile anche regolare il pelo a contatto con il suolo a livello di zampe ed addome.
  • 2. Applica la giusta quantità di prodotto.
    Attenzione ad usare prodotto in eccesso: questo non permetterà di raggiungere migliori risultati ma renderà solo più
    difficile rimuoverlo nel passo successivo.
    Evita sempre testa e zona inguinale.
  • 3. Usa una morbida spazzola di gomma per eliminare lo shampoo secco se hai usato una formulazione in polvere.
    Continua spazzolare fino a quando tutti i residui di polvere saranno spariti ed il pelo apparirà di nuovo lucido.
    Se invece hai preferito schiume o spray un asciugamano o phon ti aiuteranno ad asciugare il manto del tuo cane.
  • 4. Puoi terminare la pulizia con salviettine umide per raggiungere anche le parti più difficili (come le aree interdigitali) e completare l’opera con uno spruzzo di spray per toelettatura.

Quanto spesso dovrei usarlo?

Il consiglio e’ di ricorrere allo shampoo secco non più di una volta al mese.
Dal momento che gli shampoo secchi secchi agiscono assorbendo gli oli, usarli troppo spesso può seccare la pelle.
Inoltre non rimuovono lo sporco quindi e’ sempre bene alternarli a un bagno con acqua e sapone.

Il mio cane potrebbe essere allergico allo shampoo?

Non tutti gli shampoo son uguali.
Eviterei tutti prodotti che contengono fragranze artificiali, surfattanti a base di cocco, Ammonium Lauryl Ether Sulfate e praticamente tutto ciò che contiene “ethyl” o “methyl” nel suo nome chimico.
Questi ingredienti possono infatti causare reazioni allergiche ma anche tossicità ed essere cancerogeni.
Ricordiamoci che non venendo lavati via rimarranno a lungo a contatto con l’epidermide del nostro animale, il quale leccandosi potrà anche ingerirli.
Preferirei quindi prodotti più naturali possibili; due alternative casalinghe possono essere poi il bicarbonato di sodio e l’amido di mais.

Daniela Cortiana

MRCVS


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