Quali sono i cani a rischio?
Questa malattia colpisce principalmente i cani anziani (maggiori di 8 anni) di grossa taglia.
Il Pastore Tedesco è considerata la razza maggiormente predisposta, tuttavia nuovi casi di mielopatia degenerativa sono stati riscontrati anche in Boxer, Corgi, Rhodesian Ridgeback, Collie, Setter irlandese e Pastore del Bernese.
Essendo una malattia ereditaria, esistono dei test genetici per individuare i cani portatori della mutazione.
Quali sono i sintomi?
La malattia inizialmente si manifesta in maniera subclinica:
- blanda zoppia agli arti posteriori, non dolorosa per il cane ma ingravescente con i mesi;
- successivamente il cane comincia a manifestare incoordinazione al passo (detta atassia), con tendenza a trascinare le zampe, fino a strofinare le dita al suolo;
- infine l’animale presenta serie difficoltà a mantenersi in piedi fino alla comparsa di incontinenza fecale e/o urinaria.
Alla visita clinica il veterinario potrà notare un’atrofia simmetrica bilaterale del muscoli delle zampe posteriori.
Come posso aiutare il mio cane?
A prescindere dalla manifestazione della mielopatia degenerativa, la gestione della salute di un cane anziano deve necessariamente prevedere una puntuale programmazione di visite cliniche ed esami di laboratorio da decidere in accordo con il proprio medico veterinario.
I primi segni di malessere in un cane anziano non dovrebbero mai essere sottovalutati. Pertanto anche una blanda zoppia deve essere sottoposta al giudizio clinico del proprio medico veterinario, l’unico che sarà in gradi di identificare la reale causa di zoppia, escludendo fra malattie quali:
- artrosi;
- artrite;
- displasia;
- rottura di legamenti;
- malattie autoimmuni;
- parassitarie (leishmaniosi);
- cause neurologiche secondarie a protrusioni discali, neoplasie spinali o mielopatia degenerativa.
Trattamento e prognosi
Purtroppo al momento non è disponibile una terapia di comprovata efficacia per la mielopatia degenerativa, tuttavia sono attuabili delle terapie mediche di supporto, atte al mantenimento di una sufficiente qualità di vita del cane malato.
Nei casi di mielopatia degenerativa è stato dimostrato che un protocollo fisioterapico intensivo quotidiano, in centri fisioterapici specializzati, può prolungare la sopravvivenza dei cani malati.
Dott.ssa Alessia Troli
Medico Veterinario Barkyn
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